ROMA - VIA FARAVELLI - PARCHEGGIO INTERRATO

 

Il parcheggio è situato nella porzione sud del Parco di Monte Mario e a contatto diretto con l’area urbanizzata della città. Il lotto è posizionato tra due strade urbane, Via Faravelli: strada locale a doppio senso di circolazione, a fondo cieco e Via Bausan: strada locale, a senso unico, che collega il quartiere con la strada panoramica di Monte Mario. Morfologicamente il luogo presenta dislivelli notevoli, tra le due strade, circa otto metri su quaranta metri di profondità del lotto. A circa 100 metri dal parcheggio, Via Faravelli confluisce in Via Teulada, a due corsie per senso di marcia. Proseguendo diritti, invece, Via Faravelli diventa Via Gomenizza, strada di attraversamento a una corsia per senso di marcia che raggiunge via dello Stadio Olimpico. Nel raggio di utenza del parcheggio sono presenti numerosi edifici residenziali, uffici pubblici e privati. Nell’impostare la progettazione, abbiamo pensato innanzitutto a rispondere all’esigenza della committenza che era quella di realizzare, in un piccolo lotto di circa 1600 mq, 305 posti auto e moto nonchè la loro rampa di accesso e distribuzione.

E' nata quindi l’idea di progettare una elica cilindrica che ottimizzasse lo spazio a disposizione, unificando la distribuzione ai vari piani con la corsia di accesso ai posti auto. Nella storia dell’architettura, quando è stato necessario collegare piani diversi con spazi minimi, si è ricorso spesso ad eliche cilindriche, ellissoidali o coniche.

In particolare, l’elica cilindrica circolare che abbiamo realizzato con  pendenza media del 6%, costituisce una rampa idonea alla percorrenza pedonale oltre a quella veicolare.

Grazie a questa scelta il parcheggio può ospitare: 173 autovetture (122 box auto, 51 posti auto) e 132 motocicli. I box hanno diverse dimensioni che vanno da un minimo di 16mq ad un massimo di 33mq con ripostiglio interno.

Il fabbricato ricade in zona sismica di III categoria, tuttavia in fase iniziale non si è considerato agente il sisma sulla struttura data la elevata improbabilità che si verificasse un evento sismico con tempo di ritorno di 500 anni, in questo breve periodo di tempo; è stato invece considerato per le strutture finali.

La struttura finale essendo controventata lungo i quattro lati da elementi strutturali infinitamente rigidi nel loro piano non subisce effetti di alcun genere a seguito dell’applicazione dell’evento sismico.

IMPIANTI REALIZZATI

 -  distribuzione del sistema di alimentazione (Alimentazione da consegna energia in BT sia per l’utenza condominiale che per le utenze private dei box);

 -  illuminazione normale, di emergenza e di sicurezza;

 -  distribuzione F.M.;

 -  messa a terra ed equipotenziale;

 -  quadri elettrici principali e secondari;

 -  rivelazione incendi;

 -  rivelazione gas;

 -  TV a circuito chiuso per controllo dei corridoi interni, delle scale di accesso e dello sbarco ascensore;

 -  idranti e sprinkler;

 -  raccolta e scarico acque meteoriche;

 -  idrico sanitario.

STRUTTURA

La struttura portante articolata in sei piani è stata realizzata con pilastri in acciaio, costituiti da profilati del tipo HEB 400 o HEB 300 o HEB 240 in relazione ai carichi provenienti dall’elevato. Gli impalcati dei diversi piani sono stati costituiti da solette in c.a. di spessore costante pari a 25 cm per le solette dei piani interrati e pari a 35 cm per la soletta del piano terra. Le fondazioni date le caratteristiche geomeccaniche del  terreno di sedime, sono del tipo superficiale costituite da una zattera in c.a. di spessore costante pari a 80 cm. E’ stata realizzata, per il contenimento del terreno circostante, una paratia di diaframmi di spessore costante pari a 80 cm, di lunghezza variabile in relazione alle quote di sbancamento, estesa lungo tutto il perimetro del parcheggio. La paratia, in prima fase, è stata puntellata dalle porzioni di solette che realizzano i diversi impalcati del parcheggio interrato, integrate da travi reticolari piane opportunamente collegate ai diaframmi; le solette in prima fase sono state sostenute da montanti in acciaio del tipo HEB 260 e fondati su pali φ1000 di lunghezza costante pari a 12.00 m. 

La costruzione del parcheggio interrato ha previsto una metodologia costruttiva che si è articolata nelle seguenti fasi:

1) realizzazione della paratia perimetrale e del relativo cordolo di sommità;

2) realizzazione dei pali provvisionali;

3) sbancamento del terreno fino a q.ta +0.45;

4) realizzazione di strutture in acciaio provvisionali e getto di parte della soletta a quota +5,00;

6) sbancamento fino alla quota del II piano interrato;

7) realizzazione delle solette di contrasto della paratia alla quota del I interrato;

8) sbancamento alla quota intradosso del III piano interrato;

9) realizzazione delle solette di contrasto della paratia alla quota del II piano interrato;

10) sbancamento fino alla quota del IV piano interrato;

11) realizzazione delle solette di contrasto della paratia alla quota del III piano interrato;

12) sbancamento fino alla quota del V piano interrato;

13) realizzazione delle solette di contrasto della paratia alla quota del IV piano interrato;

11) sbancamento fino alla quota del piano fondazioni, realizzazione delle fondazioni e delle solette di contrasto della paratia alla quota del V interrato;

12) messa in opera dei pilastri in acciaio definitivi;

13) completamento delle solette dei diversi piani.

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