ROMA - VIA DELLA FREZZA

 

L’intervento in oggetto riguarda la realizzazione di una struttura ricettiva di 170 stanze nell’immobile, sede in passato degli uffici dell’INPS, sito in Via della Frezza n°17 compreso tra Piazza Augusto Imperatore, Via di Ripetta e Via della Frezza. Gli interventi consistono nella ristrutturazione con cambiamento di destinazione d’uso da uffici a turistico ricettivo, compreso il piano terra ora in parte utilizzato per attività di ristorazione e commercio.

Per quanto riguarda l’analisi si osserva che nella conformazione spaziale interna in questo tipo di edifici prevalgono le componenti ripetitive dell'organismo in quanto l'unità edilizia è caratterizzata dall'aggregazione in sequenza di ambienti paritetici, ripetuti e intercambiabili, non individuati da una specifica posizione e forma, in cui prevale la componente seriale.

In questa analisi l’albergo e gli edifici per servizi pubblici/privati ed uffici vengono accomunati poiché la cellula aggregativa elementare costituita dalle camere o dai singoli uffici si articola attorno allo spazio di distribuzione orizzontale. La serialità si ripete anche in verticale con la sovrapposizione dei piani ad eccezione del piano terra e/o dell'ultimo piano, in cui si articolano vani diversamente gerarchizzati in base alle necessità funzionali legate alle attività di rappresentanza, ricezione, ristorazione, ecc

Inoltre la guida da indicazioni relative alla conservazione, alle trasformazioni e alle destinazioni d' uso compatibili. Individua come elementi importanti la conservazione dei requisiti strutturanti per il tipo edilizio, la conservazione del volume e del numero dei piani, la conservazione o ripristino degli ambienti paritetici caratterizzanti l'unità edilizia, la conservazione o ripristino dell'impianto distributivo e spaziale originario proprio di ciascuna unità edilizia e in particolare del sistema dei collegamenti orizzontali, la conservazione e/o ripristino del sistema degli spazi aperti interni con particolare riferimento a corti, chiostri, cortili, giardini e orti. Ed inoltre da la possibilità di modifiche parziali dell'assetto interno degli ambienti paritetici, con strutture che ne consentano la riconoscibilità, finalizzate alla realizzazione di servizi ed impianti tecnologici ed igienico-sanitari, strettamente necessari alla esigenze d'uso relative alle funzioni ammesse, purché non comportino variazioni tipologiche e strutturali.

Le destinazioni d'uso compatibili sono prioritariamente quelle originarie, ma la guida ritiene possibile anche le funzioni alberghiere, purché siano rispettate le caratteristiche strutturali e dimensionali delle specifiche unità edilizie interessate, e purché la variazione funzionale interessino l'intera unità edilizia o una parte prevalente di essa.

Per quanto riguarda l’essere inserito nei complessi di edifici di rilevante interesse architettonico, urbano o ambientale, in questo caso la caratteristica si riferisce non solo ai manufatti, ma anche agli spazi di relazione tra di essi. 

La guida prevede non solo gli interventi della gamma compresa tra la Manutenzione ordinaria e il Restauro e risanamento conservativo, ma anche gli interventi di Ristrutturazione edilizia di tipo RE1, che non alterino e anzi qualifichino gli spazi di relazione tra gli edifici.

Il palazzo fu costruito dall'Istituto Nazionale Fascista per la Previdenza Sociale su progetto dell’Architetto Vittorio Balio Morpurgo è del 1934.

Il progetto di ristrutturazione prevede oltre che la creazione di un nuovo albergo anche di altri servizi accessori all’attività ricettiva come la sala conferenze, un piccolo esercizio commerciale, una spa, un ristorante e un bar fruibili anche al pubblico.

Nel piano interrato si trovano i depositi, magazzini, cabina acea, locali tecnici e servizi accessori alle attività di ristorazione e del bar. In questo piano sono stati collocati i bagni del ristorante e del bar, accessibili con piattaforme elevatrici dal piano terra e i servizi per i dipendenti dell’albergo come gli spogliatoi e una sala mensa. 

Il progetto non prevede scavi al di sotto della quota dell’edificio esistente. 

Nella parte del piano interrato al di là di Via del Corea è stata posizionata una spa con una piccola piscina, un percorso Kneipp, una sauna e bagno turco e servizi connessi con tale attività.

Gli interventi principali consistono nella collocazione di nuovi collegamenti verticali, come per esempio la scala di collegamento tra la spa e i piani sovrastanti e le piattaforme elevatrici sia per il pubblico che per l’utilizzo dei depositi da parte dell’albergo. 

La sistemazione del piano terra prende spunto dal progetto dell’Architetto Vittorio Morpurgo che immaginava un collegamento molto stretto tra Via della Frezza e Piazza Augusto Imperatore, ciò è stato ripreso creando una hall e reception accessibile da tutti e due i lati. 

Altro richiamo del progetto originario è stato quello di collocare nella parte dell’edificio che era stato progettato per la sala concerti della filarmonica, quindi con un’altezza e caratteristiche diverse rispetto al restante edificio, una sala conferenze di circa 130 posti. 

Al piano terra che si affaccia su Piazza Augusto Imperatore è stato collocato un bar e aree per le colazioni e sull’angolo con Via del Corea il ristorante, entrambi potranno essere fruibili da tutti. Nei locali adiacenti sono stati collocate le cucine e i servizi necessari a queste attività.

Il progetto non prevede alcun intervento di demolizione e ricostruzione sugli androni di ingresso, ricchi di decorazioni e dipinti, di Via di Ripetta n°73 e Via della Frezza n°17.

Per quanto riguarda il piano soppalchi, il progetto prevede la demolizione della gran parte della superficie, tale scelta progettuale è quella di ripristinare le altezze originarie del piano terra in cui verranno collocati i salottini dell’albergo, gli spazi per la colazione e una parte del ristorante. 

Le superfici rimanenti sono sopra la cucina del ristorante e del bar, e del corner commerciale che è posizionato all’angolo tra Via di Ripetta e Via della Frezza.

Nel piano mezzanino sono situate n°22 camere con superfici diverse e spazi per il deposito con ascensore dedicato, la distribuzione degli spazi è rimasta quasi invariata, a meno di qualche modifica per la messa a norma e per una suddivisione più adeguata degli spazi per le camere. 

Nella parte dell’edificio soprastante l’area conferenze sono state collocate 2 salette per le riunioni sul lato di Piazza Augusto Imperatore e degli uffici dal lato di Via della Frezza, accessibili solo dall’area conferenze.

Per il piano primo, secondo e terzo il progetto prevede la collocazione di n°43 stanze per piano. 

Al primo piano nell’area illuminata da lucernari al di sopra dell’area conferenze è collocata un’area espositiva e il solaio è stato rialzato alla quota del piano, riportando così la quota d’imposta delle finestre ad un altezza normale. 

In alcuni ambienti una volta adibiti a centrale telefonica erano stati rialzati i pavimenti probabilmente per il passaggio dei cavi, il progetto quindi prevede un ripristino della quota originaria. 

Il progetto prevede al quarto piano la realizzazione di n°10 suite con camere di maggiori superfici e proprio per questo è stata collocata una reception dedicata con annesso spazio all’aperto sul grande terrazzo che affaccia sulla piazza e verso l’Ara Pacis. 

Inoltre negli ambienti situati verso Via del Corea sono stati collocati locali tecnici, poiché detti ambienti hanno grandi aperture vetrate e doppia altezza ideali per poter ospitare gli impianti tecnologici. 

Al piano quinto sono previste n°9 camere.

Le demolizioni e ricostruzioni principali consistono nel miglioramento dei collegamenti verticali tra i piani. 

Il progetto non prevede interventi di demolizione delle scale semicircolari, che hanno un forte carattere architettonico, l’unico intervento è la prosecuzione della scala centrale e di quella localizzata verso Via del Corea fino al terrazzo praticabile e la maggior parte dei nuovi ascensori sono stati collocati all’interno delle chiostrine di servizio già occupate dai vecchi ascensori.

Il progetto prevede nella zona della spa la creazione di uno spazio vuoto, ad eccezione del piano primo dove è posto il balcone, per l’inserimento di una nuova scala che richiama solo per la forma semicircolare quelle esistenti, tale scala collegherà il piano interrato al terzo. 

Di fronte alla nuova scala sono stati posizionati due ascensori, uno all’interno di un cavedio e l’altro nel vano corsa di un vecchio ascensore. 

Tali ascensori arriveranno fino ai locali tecnici del piano quarto.

Per il rispetto delle normative antincendio è stato necessario modificare una scala esistente di collegamento tra il quarto piano e quinto proseguendola fino al piano terzo.

 

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