CIAMPINO - EX IGDO

 

L'IGDO (Istituto Gesù Divino Operaio) è un ex-complesso religioso sorto negli anni '20 su progetto dell'architetto Guglielmo Palombi.

Il complesso immobiliare, che si sviluppa su una superficie di circa 16.900 mq nel centro di Ciampino, più esattamente nell'area compresa tra via Due Giugno, Via Principessa Pignatelli e Via Col di Lana, è stato il primo grande edificio della zona, capace di almeno 80 convittrici e munito di ogni confort. Palombi in seguito progettò e diresse anche la costruzione della chiesa del Sacro Cuore, terminata nel 1927.

Entrambi gli edifici furono commissionati dal cardinale Granito Pignatelli di Belmonte, vescovo di Albano. 

Il complesso era immerso nel verde e disponeva di un vasto giardino. 

L'interno era stato realizzato con sobri e ampi parlatoi, sale da studio per le più grandi, un'aula di geografia, le sale da disegno, una biblioteca, la palestra, salone con teatro, museo, chiesa, una cappella di più modeste dimensioni, la sala da pranzo e luminose camere da letto.  

Nel corso della seconda guerra mondiale il collegio diviene Scuola di addestramento della Regia Aeronautica e successivamente comando tedesco. 

In virtù dell' importanza strategica della zona, nel 1943 Ciampino viene bombardata dalle Forze Alleate, che distruggono gran parte della struttura dell'IGDO.

Nel dopoguerra quel che rimaneva degli edifici ospitò numerose famiglie di sfollati a causa degli eventi bellici. Sul finire degli anni 60 le macerie dell'IGDO accoglievano ancora famiglie di senza-tetto. Ad oggi il fabbricato è in stato di totale abbandono. La restante parte dell’area è lasciata a verde incolto. Per il progetto architettonico si prevede il recupero e la riqualificazione del complesso storico attraverso un intervento di restauro/ristrutturazione che consenta l'inserimento di nuove funzioni (albergo, auditorium-sala convegni, foyer, direzionale, palestra, commerciale), mantenendo la struttura originaria.

Il Progetto di Riqualificazione prevede la demolizione dei soli corpi secondari, gravemente danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ormai pericolanti e non più agibili mentre si manterranno le cubature del corpo principale. I 27.500 mc circa rimanenti, previsti da P.R.G., saranno distribuiti negli edifici di nuova edificazione ed utilizzati per attività Commerciali e Attrezzature per il tempo libero e lo sport. In particolare i 43.500 mc circa dell'I.G.D.O. ospiteranno l'Albergo e gli Uffici, distribuiti su tutti e tre i livelli e una Sala Congressi pubblica.

Le volumetrie di nuova costruzione saranno invece destinate ad ulteriori attività Commerciali e attrezzature per il tempo libero e lo sport. L'idea progettuale prevede un volume lungo Via Col di Lana a partire dal corpo di fabbrica della antistante scuola Vittorio Bachelet.

Questo volume ospiterà negozi con doppio affaccio porticato, prospicienti sia sulla strada che sulla piazza pubblica retrostante. A seguire verso sud-est si estende il corpo edilizio, tale corpo si articola volumetricamente in due corpi sfalsati che consentono al più basso di raccordarsi alla quota stradale di via Principessa Pignatelli ed allo spazio pubblico determinando, in tal modo, una espansione dello stesso.

Ciò per avere la possibilità di utilizzare una quota elevata per ulteriori elementi di fruizione pedonale, di visuale e/o di attrattiva commerciale. L'altro corpo mantiene una quota di imposta più elevata tra via Principessa Pignatelli e via Due Giugno, in particolare nella zona d’angolo dove l’edificio piega da via Col di Lana verso via Principessa Pignatelli viene collocato un bar/ristorante raggiungibile sia dalla quota della piazza che dalle terrazze che potrà giovarsi di una posizione privilegiata, per quota e per vista, per le somministrazioni sia in interno che in esterno. Infine un terzo livello sommitale potrà ospitare i volumi tecnici e costituire il fondale dell'area oggetto di riqualificazione. A questi due volumi è stato aggiunto, al di sotto del volume commerciale verso Via Col di Lana, un terzo spazio interrato. La nuova permeabilità tra le vie Principessa Pignatelli e Due Giugno - Col di Lana consentirà l’agevole uso degli edifici e servizi dell’area con i relativi porticati, gli spazi verdi e le aree lastricate, la visibilità e la fruizione dell'I.G.D.O. riqualificato con le nuove funzioni ed una nuova “fluidità” urbana in un’area con un tessuto viario ed edilizio fortemente congestionato e anche privo di un livello adeguato di servizi.Questo assetto consente, oltre alla miglior connessione tra aree diverse del centro urbano anche la distribuzione delle singole funzioni interne al complesso riducendo le interferenze sia per gli accessi ed uscite in superficie che dai parcheggi interrati. 

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