CINA - MEISHAN MASTERPLAN

 

Una moderna nuova area che riflette la sintesi efficace degli aspetti ecologici, sociali, economici e culturali, in cui le funzioni commerciali, residenziali, turistiche e per lo svago si insediano nel territorio: lago, fiume, montagna e isola. Gli obiettivi della pianificazione urbana prevedono per la Dongpo Island la creazione di una area centrale per lo svago, un waterfront attrezzato, residenze ecologiche sul lungolago, un’area commerciale turistica e delle aree verdi. Il progetto, per la seconda fase del concorso internazionale, riguarda una superficie di progetto di circa 66 Ha (per un volume edificabile di circa 6,5 milioni di mc, ed ha ottenuto il 2° premio.

L’obbiettivo della pianificazione urbana è quello di costruire delle città dall’ambiente piacevole ed ecologicamente vivibile caratterizzato da vaste zone verdi e acque chiare. La zona est dell’isola di Meishan è terreno vergine, il suo sviluppo può rappresentare un grande valore economico del territorio velocizzando così lo sviluppo della città, dell’industria del turismo e accrescendo la qualità dell’immagine della città stessa. La priorità nella pianificazione è lo sviluppo ecosostenibile: stabilire una relazione simbiotica tra il paesaggio naturale e quello artificiale, riducendo al minimo le interferenze, creando una città basata su un sistema ecologico in cui coesistono vita urbana, maggiore vitalità e possibilità di attrazioni. L’isola ambisce infatti ad un ruolo di nuovo portale ecologico: attraverso la pianificazione integrata gli elementi naturali e artificiali prendono forma in un insieme armonico (una grande piazza centrale, l’acqua del fiume e del lago, gli argini, le aree verdi). Una moderna nuova area che riflette la sintesi efficace degli aspetti ecologici, sociali, economici e culturali, in cui le funzioni commerciali, residenziali, turistiche e per lo svago si insediano nel territorio: lago, fiume, montagna e isola. Gli obbiettivi della pianificazione urbana prevedono per l’isola di Meishan la creazione di una area centrale per lo svago, un waterfront attrezzato, residenze ecologiche sul lungolago, area commerciale turistica, aree verdi.

L’assetto funzionale è incentrato su un disegno monocentrico: tutte le funzioni, organizzate per gruppi, e le loro interconnessioni ruotano con una struttura ad anello intorno ad un fulcro centrale (l’occhio della città dell’occhio) costituito dal Recreation center.

Nell’area centrale è situato il centro culturale e la piazza di forma circolare e circondata dall’acqua; rappresenta idealmente l’occhio di Meishan City Eye's, ospita le sculture delle personalità della storia di Meishan, attrezzature per lo svago e lo sport, spazi per raduni a grande scala e performance culturali.

L’ACQUA SI INSINUA NEL TERRITORIO 

L’Acqua è uno degli elementi di questo progetto. Acqua che caratterizza la città con il suo fiume e i suoi canali e la attraversa in modo naturale e artificiale. 

Acqua che si addentra nel paesaggio fatto di spazi e costruzioni, per diventare parte integrante della vita della gente e per restituire l’ambiente naturale che il progresso e la civiltà hanno parzialmente compromesso. 

Ecco dunque lo spirito del progetto: portare l’acqua nella vita e negli spazi dei cittadini di Meishan, creando per la città le opportunità di fruire in modo nuovo del suo fiume, con tutte le sue risorse e le sue potenzialità in termini di ambiente, attrezzature e strutture. 

Essa però non vi entra in modo statico ma con un dinamismo che è in parte intrinseco ed in parte estrinseco e generato dalla natura del progetto: il paesaggio che la circonda e la contiene è stato concepito infatti per modificare la sua connotazione proprio in relazione a questa variabilità. 

L’uso di piattaforme galleggianti e che si immergono rende tutto il punto di fusione tra l’acqua e la terra un sistema mutevole e versatile durante l’arco della giornata e delle stagioni.

LA TERRA SI PLASMA PER ACCOGLIERLA

La terra è lo strumento attraverso tutto questo può avvenire. 

Terra utilizzata per costruire, per essere attraversata; terra in parte ancora agreste ma destinata a trasformarsi e ad ospitare altri interventi edilizi. 

Terra segnata dall’acqua e dalla sua violenza, dalle emergenze naturali (i suoi monti) e artificiali (i grattacieli). 

Terra che è stata oggetto di trasformazioni non sempre coerenti con l’ambiente e che viene chiesto possa diventare luogo di svago e di piacere attraverso interventi che lascino ad essa l’impressione di un luogo che non è stato compromesso dal tempo e dalla speculazione, il linea con i principi di sviluppo ecologico della città. 

Essa viene dunque modellata e plasmata lungo l’argine del fiume per permettere all’acqua di insinuarsi al suo interno e creare luoghi suggestivi in cui ospitare attività e funzioni per lo svago sull’acqua, sui suoi argini e sulle aree all’interno. 

L’assetto urbano proposto, pur mantenendo i criteri previsti dal PRG, si prefigge di valorizzare gli elementi architettonici che appartengono alla storia della città creando un allineamento visivo e funzionale tra di essi: un nuovo asse urbano che vuole coniugare la città storica e la città futura creando un sistema percettivo nuovo e stimolante in grado di far dialogare il territorio. 

I tre Landmark architettonici sono: la Pagoda Yuanjing, il Tempio Mayi e il nuovo Central Cultural Center, fulcro dello sviluppo dell’intera isola di Dongpo.

I TRACCIATI LA SOLCANO E LA SEGNANO  

Terra e acqua sono attraversate dalla rete dei percorsi a servizio della città, tracciati che ne segnano il territorio e che ne fanno parte integrante. 

Vie per mezzi e persone entrano a far parte della pianificazione e lo sforzo che si è profuso in questa proposta è quello di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente delle infrastrutture per i mezzi (autovetture, treni) per valorizzare al massimo invece le percorrenze delle imbarcazioni, delle persone a piedi e delle biciclette. 

 Prevale quindi la volontà di eliminare le fratture del paesaggio e dove questo non è possibile, renderle elemento di interesse e allo stesso tempo caratterizzante.

Sono stati presi in esame le seguenti reti di percorsi in relazione agli utilizzatori:

1.   persone

2.   biciclette

3.   autovetture

4.   infrastrutture (esistenti e di progetto)

Le interconnessioni previste con le infrastrutture dei trasporti pubblici e privati consente agli utenti dell’isola e delle sue attrezzature di fruirle nei seguenti modi:

con l’automobile da tutte le direzioni, parcheggiare nelle diverse aree di sosta previste nei diversi punti di accesso, una serie di accessi ai parcheggi sotterranei consentono di raggiungere tutte le aree evitando di percorrerle con l’automobile;

1.     con la bicicletta e a piedi attraverso numerosi percorsi che si addentrano nelle aree pubbliche e private;

2.   con piccole imbarcazioni attraverso canali interni che si dipartono dal fiume

Tourist Resort

La zona a destinazione turistica è divisa in due aree una delle quali destinata ad alberghi e l’altra a villaggio turistico.  

Ai margini della zona alberghiera si trova il centro anziani.

In questa zona gli edifici sono stati collocati sul perimetro in modo che questi siano visibili dalla città e dall’attraversamento viario principale.

La forma organica delle architetture rappresenta una quinta del nuovo intervento che racchiude al suo interno una vasta zona verde caratterizzata da specchi d’acqua, rilievi collinari, percorsi alberati pedonali e ciclabili che si diramano poi per le restanti zona del piano.

La seconda area a destinazione ricettiva è strutturata come un villaggio turistico.

La zona è divisa in tre fasce di cui quella centrale ospita gli edifici destinati ai servizi comuni, anche questi caratterizzati da forme organiche, una fascia ospita le residenze turistiche mono/bifamiliari concepite come bungalows o villette immerse nel verde e l’altra ospita i campi sportivi e le piscine.

Business Area

Il progetto di sviluppo urbano di quest’area a destinazione terziaria si impernia sull’idea di realizzare un modello di nuova centralità dove il cuore del nuovo quartiere possa rappresentare un luogo di aggregazione sociale e culturale a servizio non solo dell’insediamento ma di un più ampio contesto urbano.

Il modello di intervento qui proposto si pone in maniera antitetica a quei sistemi di sviluppo monofunzionale (siano essi residenziali, commerciali o di intrattenimento) che propongono un’idea di città diffusa dal carattere troppo spesso impersonale ed alienante.

Si è ricercato quindi un equilibrato mix di funzioni con destinazioni a carattere terziario e commerciale in grado di riproporre nel nuovo quartiere le caratteristiche di interesse e vitalità tipiche dei quartieri affermati di una città. 

Così la zona centrale è costituita da un ampio spazio pedonale intorno al quale si sviluppano attività commerciali, ludiche e di servizio che da sempre hanno caratterizzato le qualità di animazione dei centri cittadini. 

Non luogo di transito, di passaggio, ma luogo che favorisce l’incontro e la relazione. 

Dalla intersezione delle direttrici principali della città con le nuove direzioni di progetto si generano percorsi articolati e dinamici sia nella geometria che nei suoi fronti.

Un sistema di spazi pedonali si snodano all’interno dell’area di intervento in continuità tra di loro e rappresentano il perno su cui ruotano tutte le attività previste dal piano. Sul piano della distribuzione varia è fortemente voluta la scelta di confinare la circolazione delle auto in ambiti ben distinti ed in maniera che essa non interferisca con le percorrenze pedonali, così come quella di posizionare entro terra la maggior parte dei parcheggi. Segno di innovazione e modernità applicata ad un concetto di città a misura di uomo, in cui il panorama urbano è caratterizzato dagli spazi aperti e pubblici e non dai mezzi di trasporto. La nuova viabilità di pertinenza è organizzata in maniera da rendere continui, senza interruzioni legate al passaggio di auto o alla presenza di parcheggi a raso, gli spazi verdi, le residenze, e gli spazi pubblici interni. L’intervento è caratterizzato da soluzioni particolarmente avanzate in termini di sostenibilità ambientale e dalla ricerca di una piena integrazione e complementarietà tra ambiente e architettura in cui la tecnologia viene usata per ricreare un nuovo rapporto tra uomo e natura. Un alto tasso di innovazione caratterizzerà tutti gli edifici del complesso e si esprimerà attraverso lo studio, la progettazione e l’adozione di tecniche costruttive, materiali, impianti intelligenti ed efficienti. Applicare i principi dell’edilizia sostenibile significa modificare radicalmente il bilancio energetico degli edifici che, da consumatori passivi, diventano sistemi complessi ed efficienti di produzione, utilizzo e gestione del calore, dell’elettricità, dell’acqua e del clima interno. L’uso di materiali naturali, il ricorso a fonti energetiche rinnovabili abbinato a sistemi elettronici intelligenti di controllo degli apparecchi e degli impianti garantiranno una elevata efficienza energetica degli edifici in linea con le principali direttive sul rispetto dell’ambiente e sul risparmio energetico. L’intervento punta a realizzare un nuovo modello di sviluppo di un quartiere che, con i suoi requisiti di interesse, piacevolezza e funzionalità, si ponga nei confronti della città come un centro alternativo, espressione di un concetto di paesaggio urbano e di nuova centralità in opposizione ai limiti sia della città monocentrica sia della città diffusa e dei distorti modelli proposti dalle nuove polarità commerciali.

Waterfront

Tra il ponte Zuiyue esistente il ponte di progetto Laoquan il waterfront assume le sue sembianze attraverso un insieme di contesti dalla differente connotazione in cui l’acqua fa da comune denominatore. Tutte le attività di intrattenimento e di servizio si sviluppano sugli argini del fiume e dei corsi d’acqua.

L’acqua e la terraferma si fondono in un sistema articolato di propaggini e piattaforme isolate che cambiano aspetto al variare del livello dell’acqua. Una serie di piccole isole collegate tra di loro da piccoli ponti pedonali costituiscono una sorta di villaggio lagunare a pelo d’acqua dove sono presenti piccole attività artigianali, artistiche e ricreative. Ospitano corpi di fabbrica, ormeggio per le imbarcazioni o punti di servizio per le attività acquatiche, questi elementi delimitano in modo mutevole l’acqua dalla terra e lasciano che essa penetri all’interno del parco per perimetrare gli ambiti di intervento delle varie attività: come volendo separare con l’elemento acqua ogni isola dalle altre.

Sugli argini dei corsi d’acqua naturali e artificiali si collocano i corpi di fabbrica che ospitano le varie attività richieste e più in particolare:

1.     centro sportivo;

2.     centro congressi e albergo

3. mercato sull’acqua su piattaforme galleggianti e imbarcazioni per mercanzie

4.     isola per attività acquatiche

Central Cultural Area

L’edificio sorge nell’isolato centrale dell’area di progetto, come fulcro del nuovo sistema urbano dell’isola. La forma nasce dai tracciati che disegnano lo spazio circostante, costituiti da un sistema di percorsi carrabili esistenti al quale si sovrappongono i nuovi percorsi pedonali corredati da ampi spazi verdi. Tali tracciati individuano un’area di forma ellittica i cui fuochi sono costituiti uno dal centro culturale e l’altro dalla grande piazza pubblica al di sotto della quale si sviluppa l’area commerciale. Lo studio formale porta ad una scelta compatta, definendo un impianto circolare rotto da un taglio diametrale che apre i due emicicli allo spazio esterno. Si crea così un percorso di spina parzialmente coperto che consente l’accesso all’edificio e che ospita i principali collegamenti verticali, i quali definiscono in maniera forte e dinamica lo spazio. Il centro assume il valore simbolico di roccaforte della cultura e delle identità locali; ciò si traduce nella realizzazione di un guscio esterno compatto ed avvolgente ma, allo stesso tempo, luminoso ed etereo che costituisce un prospetto continuo. In facciata si possono leggere chiari riferimenti formali alle foreste di bambù che caratterizzano la regione del Sichuan. All’interno degli emicicli lo spazio si articola in maniera fluida sia in senso verticale che orizzontale tramite un sistema di rientranze, sporgenze, doppie altezze, affacci interni e passerelle . L’edificio si sviluppa su cinque livelli all’interno dei quali sono collocate le varie attività richieste e più in particolare:

1.     spazi ristoro;

2.     terrazza panoramica polifunzionale;

3.     attività commerciali.

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